Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Cinema, ai Nastri d'Argento sbanca Tornatore

TAORMINA. Giuseppe Tornatore ha sbancato  anche i Nastri con La migliore offerta, vincendo ben sei  riconoscimenti su nove candidature, tra i premi votati  quest'anno dai Giornalisti Cinematografici Italiani. Oltre al  Nastro per il regista del miglior film La migliore offerta  riceve, infatti, al Teatro Antico di Taormina, premi anche per  la produzione (Isabella Cocuzza e Arturo Paglia), la scenografia  (Maurizio Sabatini e Raffaella Giovannetti), i costumi (Maurizio  Millenotti che vince anche per Reality), il montaggio (Massimo  Quaglia) e colonna sonora con il decimo Nastro d'Argento ad un  vero recordman dei premi per la musica nel cinema come Ennio  Morricone.      Ottimo exploit anche per La grande bellezza di Paolo  Sorrentino che di Nastri, sempre su nove candidature ne ha vinti  alla fine quattro: per la fotografia (ancora una volta, come lo  scorso anno e sempre per Sorrentino, Luca Bigazzi), il sonoro  (Emanuele Cecere, che vince anche per Miele) e soprattutto con  la coppia degli attori non protagonisti: Carlo Verdone e Sabrina  Ferilli che si aggiungono ad un palmarès quest'anno  particolarmente ricco di attori: da Roberto Herlitzka premiato a  Roma alla carriera ai quattro giovanissimi del «Premio  Guglielmo Biraghi» assegnato insieme ai Nastri. La  sceneggiatura è andata a Roberto Andò e Angelo Pasquini per  Viva la libertà, dello stesso Andò, film che ha avuto grande  successo anche per la doppia interpretazione di Toni Servillo.  Al grande attore, protagonista quest'anno anche per Daniele  Ciprì (È stato il figlio) e Marco Bellocchio (Bella  addormentata), ma soprattutto del malinconico ruolo di Jep  Gambardella per Sorrentino, ne La grande bellezza, va un Nastro  d'argento «straordinario» come le sue performance di  quest'anno.    


Tra i Premi speciali di quest'edizione il doppio Nastro  speciale a Sergio Castellitto e Margaret Mazzantini per Venuto  al mondo, dal libro al film un interessante percorso creativo (e  produttivo), anche internazionale, importante per il valore  etico del tema, ancora tristemente attuale.     Tornando allo spoglio dei voti, comunicati dal notaio dei  Nastri, Alessandra Temperini, la migliore commedia è Viaggio  sola di Maria Sole Tognazzi, che vince così il premio dedicato  alla sua regia ma anche alla coralità di un buon team di  attori. Miglior regista esordiente, in una cinquina  particolarmente difficile per il buon livello dei film finalisti  è Valeria Golino con Miele. Proprio per Miele e per  l'interpretazione - completamente diversa- del film di Giorgio  Diritti Un giorno devi andare, Jasmine Trinca è la migliore  attrice protagonista dell'anno. Un titolo che condivide con  Aniello Arena, la rivelazione «formata» nel laboratorio  teatrale del carcere di Volterra, protagonista di Reality di  Matteo Garrone. Il suo film, che i giornalisti avevano premiato  subito dopo Cannes, lo scorso anno, con il Nastro europeo  Bulgari, prende ora altri tre premi: con l'attore e i costumi di  Millenotti anche per il soggetto scritto da Massimo Gaudioso con  lo stesso Garrone. Alla coppia Cremonini - Morandi il Nastro per  la migliore canzone: Amor mio di Cremonini, cantata da Morandi  nel film di Edoardo Gabriellini Padroni di casa.      «Mai come quest'anno i Nastri, premiando tanto cinema  d'autore, hanno promosso un autentico 'ricambiò del cinema  italiano, segnalando la conferma di una nuova generazione di  attori e un esordio importante come quello di Valeria Golino che  ha vinto in una stagione particolarmente ricca di opere prime  interessanti», sottolinea Laura Delli Colli a nome del  Direttivo Nazionale. 

Caricamento commenti

Commenta la notizia