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La Cina trionfa al Festival del Cinema di Berlino

BERLINO. Vince l’Orso d’Oro del festival di Berlino 2014 il film cinese Bai Ri Yan Huo (Black Coal, Thin Ice) del regista Diao Yinan, con Liao Fan, Gwei Lun Mei e Wang Xuebing (genere poliziesco; 106 min.; lingua: mandarino), e bissa con Liao Fan con un Orso d’Argento per il miglior attore. Dichiaratosi felicissimo, gli è conferito proprio per il giorno del suo compleanno.
Considerato tra i meno favoriti, la scelta ha sorpreso non poco la critica giornalistica accreditata che ha reagito con qualche mugugno. Eppure, è da qualche anno che il festival tedesco registra una crescente presenza del cinema cinese e dell’estremo oriente. In questa edizione sono ben tre i film cinesi nella sezione Competition e altrettanti gli orsi conquistati. Oltre Bai Ri Yan Huo, è il film “Tui Na” di Lou Ye a vincere il premio per il miglior contributo artistico. Insomma un trionfo cinese.
Il Vincitore. Ambientato nella Cina del Nord, è un cupo poliziesco a tinte noir la cui storia si sviluppa in un contesto di misteriosi omicidi compiuti in periodi diversi. Il protagonista, coinvolto nel ruolo di poliziotto nella prima serie di misfatti e scampato miracolosamente alla morte, s’imbatterà cinque anni dopo in delitti simili, pur non ricomprendo più un ruolo ufficiale. Non potendo ignorare i nuovi accadimenti, riprenderà per suo conto le indagini sino ad arrivare a una ragazza di una lavanderia, l’elemento chiave della storia, della quale non potrà fare a meno di innamorarsi. In un ambiente degradato, di criminalità e violenza, senza però far mancare humor in situazioni tra il grottesco e l’assurdo, il regista Diao Yinan riesce a trasportare lo spettatore in una dimensione nella quale bene e male si trovano in posizioni contigue non più nettamente definibili. Lento ai limiti dell’incomprensibile nella parte iniziale, la storia subirà un’interessante progressione che porterà al colpo di scena finale. Il contrasto, usato per il titolo, tra il nero carbone e il ghiaccio sottile ne è la sintesi perfetta.
Tra gli altri premi, ricordiamo il Gran Premio della Giuria, assegnato al film di Wes Anderson “Grand Hotel Budapest”; mentre il premio alla migliore regia è andato a Richard Linklater per “Boyhood”, un progetto innovativo di non facile realizzazione nel quale il regista si è avvalso di riprese eseguite in un arco temporale lungo ben dieci anni al fine di disporre degli stessi protagonisti.


LA LISTA DEI PREMI
Orso d’Oro al miglior film:  “Bai Ri Yan Huo (Black Coal, Thin Ice)” di Diao Yinan
Orso d’Argento, Gran Premio della Giuria: “Grand Hotel Budapest” di Wes Anderson
Orso d’Argento per la migliore regia: Richard Linklater per “Boyhood”
Orso d’Argento per il miglior attore:  Liao Fan in “Bai Ri Yan Huo”
Orso d’Argento per la migliore attrice:   Haru Kuroki in “Chiisai Ouchi(The Little House)”
Orso d’Argento per la migliore sceneggiatura:  Anna & Dietrich Brüggemann per “Kreuzweg (Stations of the Cross)”
Orso d’Argento per il miglior contributo artistico: Zeng Jian per “Tui Na (Blind Message)”
Orso d’Argento, Premio Albert Bauer, apertura nuove prospettive: “Aimer, Boire et Chanter (Life of Riley)” di Alan Resnais

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