Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Coraggioso e ambientalista, nelle sale ritorna Tarzan

ROMA. Tra i personaggi letterari diventati icone cinematografiche sempre di moda, svettano sicuramente Dracula, con circa 80 film e Tarzan, con quasi 100. Mentre è da poco partita in Italia una nuova serie sul principe dei vampiri, sono ben due i ritorni dell'uomo della giungla. Uno live action annunciato, qualche giorno fa dalla Warner Bros, con Alexander karsgaard protagonista, in uscita nel 2016, mentre è in arrivo il 6 marzo in circa 250-300 sale, distribuita da Medusa, la nuova versione di "Tarzan" di Reinhald Klooss, animata in 3d e realizzata in motion capture, con Kellan Lutz, famoso per il ruolo di Emmett Cullen in Twilight, che dà volto e movenze al re della giungla adulto. A riaffrontare il personaggio dei romanzi di Edgar Rice Burroughs stavolta non è la Disney che gli ha dedicato il film nel 1999 più un prequel e un sequel pensati per l'home video e una serie tv, ma le tedesche Constantin e Ambient, già dietro il successo di film animati europei come Animals United, sempre diretto da Klooss (con Holger Tappe). Nel nuovo Tarzan, ambientato nel presente, c'è lo scontro tra il mondo naturale da un lato e la minaccia della civiltà dall'altra. «Un elemento fondamentale della storia che volevamo integrare in maniera moderna» spiega il cineasta nelle note di produzione. Il bambino costretto a crescere nella giungla africana, è il piccolo JJ Greystoke, soprannominato Tarzan, sopravvissuto a un incidente in elicottero nel quale sono morti la madre e il padre, capitano d'industria, in cerca di un misterioso meteorite, potenziale nuova fonte d'energia. A trovare e prendersi cura del bambino, con la sua famiglia di gorilla, è Kala, che ha da poco perso il suo compagno e il suo cucciolo. Tarzan diventa un ragazzo forte e coraggioso che si deve confrontare di nuovo con il mondo degli umani quando incontra la coetanea Jane, e William Clayton, imprenditore senza scrupoli pronto a tutto pur di impossessarsi del meteorite e farne un'inestinguibile fonte di guadagno. Su "Tarzan" ha lavorato un team di 350 persone, che ha realizzato uno storyboard di 5000 immagini  e il film con circa 253.500 inquadrature totali. La tecnica del motion capture (cioè l'animazione 'modellatà su movimenti reali) è stata adottata non solo per i personaggi umani ma anche per i gorilla. Un realismo deciso dal regista prima di scrivere la sceneggiatura: «In totale, esistono circa 100 film su Tarzan ma nessuno di questi si è concentrato sul giovane Tarzan e sulla sua famiglia di scimmie, la cosiddetta parte della maturazione e della crescita. Ho pensato anche che per trasmettere al meglio le emozioni dovevamo adottare un approccio quasi foto realistico - dice Klooss -. Il nostro film, contiene una bella dose di umorismo ma si differenzia dalla maggior parte dei film di animazione perchè è soprattutto un grande spettacolo di avventura».

Caricamento commenti

Commenta la notizia