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Arriva al cinema "Spider-Man 2" tra adrenalina, ironia e sentimenti

ROMA. Ironia, New York in tutto il suo profondo spessore verticale, l'utilizzo dei poteri da ragno in modo originale e tanto romanticismo fin dentro il melò. "The Amazing Spider-Man. Il potere di Electro (3D)" diretto da Marc Webb, nonostante i 140 minuti non annoia. Prodotto da Marvel Entertainment/Avi Arad/Matt Tolmach, il film nelle sale dal 23 aprile in 800 copie con la Warner Bros, è insomma pieno di adrenalina e sentimenti. Questa volta Spider-Man (Andrew Garfield) alias Peter Parker, guarda davvero al fumetto originale: vive così in pieno la sua gioventù, si diverte, e si vede, a lanciarsi tra i grattacieli di New York, come passare il tempo a fare la corte a Gwen (Emma Stone). È insomma uno spider-man innamorato e in quello, non trova alcun vantaggio nei superpoteri. Sta comunque a lui proteggere i suoi concittadini dai criminali della città. Ma a tutto c'è un limite: quando sulla scena compare Electro (Jamie Foxx), uno che si nutre di corrente elettrica ad alto voltaggio, le cose si mettono male. Si trova per la prima volta un avversario (stupenda la scena del loro duello a Times Square) degno di lui. Quando poi il suo vecchio amico Harry Osborn/Goblin (Dane DeHaan) ritorna, Peter capisce che tutti i suoi nemici hanno una cosa in comune: la OsCorp. Perchè tanto successo per questo tipo di film? «Gli ingredienti ci sono tutti - spiega il regista che ha esordito con (500) Giorni insieme, e al suo attivo tante videoclip -. Intanto c'è un ragazzino, non un miliardario, uno che deve pagare l'affitto e ha rapporto normalissimo con la fidanzata». E proprio riguardo la storia d'amore tra Peter e Gwen, spiega Marc Webb:«è bello nei film vedere delle storie d'amore. In questo caso l'alchimia che si è creata tra i due attori ha fatto il resto. L'umanità nei film si deve vedere: fa la differenza». Comunque conclude:«abbiamo voluto rispettare lo Spiderman del fumetto originale, compreso il costume. Volevamo, fin dall'inizio, far capire la gioia di questo ragazzo di essere capace di volare nell'aria». Il fascino di questo personaggio spiega invece Garfield, per la seconda volta nei panni del supereroe:«sta anche nel fatto che dietro quel costume ci può essere chiunque: un uomo di colore, un asiatico, un italiano». Mentre per Emma Stone il film parla soprattutto «del valore del tempo e della speranza che non deve mai morire». Che farebbe Garfield se avesse davvero i poteri di Spider-Man? «Nel mondo ci sarebbe troppo lavoro da fare. Penserei però subito al riscaldamento globale, una cosa che vale la vita stessa della terra e di noi stessi, ma anche al bullismo nelle scuole e al cyber-bullismo». Il regista conferma, infine, che il prossimo film sarà "I Sinistri Sei", ovvero la lotta del supereroe contro i mostri creati dall'azienda OsCorp - di cui già si vede un anticipo in The Amazing Spider-Man 2 -, che dovrebbe uscire prima di "The Amazing Spider-Man 4".

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