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Tagli ai contatori, a Caltanissetta è caccia ai morosi

Le insolvenze, riferite anche agli anni scorsi, coinvolgono adesso anche eleganti condomini della parte alta della città, dove gli amministratori trovano grosse difficoltà a raccogliere le somme

CALTANISSETTA. Riparte in grande stile la caccia ai morosi che non pagano il tributo idrico da mesi e alcuni da qualche anno. Caltaqua ha avviato una nuova e più incisiva campagna dei tagli che adesso riguarda essenzialmente il capoluogo con una media di cinquanta disattivazioni di contatori al giorno nel tentativo estremo di recuperare somme in grado di poter dare un po' di ossigeno alle casse della società spagnola. Nel capoluogo quasi il cinque per cento dell'utenza complessiva (poco più di ventunomila) dimentica di onorare le bollette che notificate a cadenza trimestrale.

Rispetto al 2010 quando le punte di morosità avevano oltrepassato il dieci per cento, la soglia si è notevolmente abbassate ma restano sacche ancora da affrontare. E non si tratta di utenze singole ma, come si sta scoprendo, di interi condomini. Grossi ed eleganti stabili anche della zona di cosiddetta nuova espansione dove gli amministratori spesso incontrano difficoltà per reperire le somme dovute a Caltaqua. E si tratta a volte di somme a quattro zeri (20 o 30mila euro) che spesso gli interessati chiedono di rateizzare.

Forme di pagamento agevolato che Caltaqua abitualmente accorda pur di alleggerire il peso delle morosità. Capitale di questo fenomeno resta ovviamente Gela seguita dal capoluogo. La campagna tagli è partita dopo che la società, come vuole la prassi, ha inviato i necessari solleciti invitando gli interessati a regolarizzare posizioni attuali e progressi. Solleciti caduti, nella gran parte dei casi, sistematicamente nel vuoto. IL recupero procede anche nei confronti di chi non ha pagato gli ultimi due trimestri.

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