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Morì dopo 3 interventi, in aula due medici del Sant'Elia

L’odissea della paziente Maria Cristina I. è andata avanti per quattro mesi prima che il suo cuore si fermasse per sempre. Il calvario cominciò con alcuni forti dolori all’intestino che portarono al suo ricovero.

CALTANISSETTA. Due medici tornano in aula per omicidio colposo. Imputazione legata alla morte di una pensionata vittima di un presunto caso di malasanità. È la pensionata settantunenne, Maria Cristina I., deceduta cinque anni addietro dopo avere subito alcuni interventi chirurgici, tre per l’esattezza, all’ospedale «Sant’Elia».

Il suo è stato poi un cammino lungo e tortuoso e non ha più visto la luce. Dopo disagi e sofferenze è poi deceduta. Per quattro mesi è andata avanti la sua odissea, prima che il suo cuore si fermasse per sempre. Di mezzo vi sono gli ingressi in sala operatoria, in periodi successivi e racchiusi dall’aprile 2009 al luglio dello stesso anno. Mese in cui è poi morta.

Nella primavera di cinque anni fa la pensionata è arrivata in ospedale perché accusava forti dolori all’intestino. Così i sanitari hanno deciso di sottoporla ad intervento. Ma l’effetto non sarebbe stato quello sperato. Perché lo stato di malessere, con qualche piccola variante, sarebbe rimasto immutato. Ma in quel frangente in corsia avrebbero liquidato quelle lamentele della donna come frutto di una sorta di convincimento personale. Una sofferenza, in sostanza, più psicologica che fisica. Questo, almeno, quanto le sarebbe stato riferito in quella fase. Però alla fine così non sarebbe stato.  E quattro mesi dopo il suo primo ingresso in ospedale, la paziente è deceduta.

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