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Dirigente regionale nei guai per usura, il gip: "Inchiesta da archiviare"

Era stato un commerciante a denunciare il funzionario: pretese il 50 per cento d’interessi

CALTANISSETTA. Il suo nome è scivolato al centro di un dossier sull’onda di una denuncia per usura presentata nei suoi confronti da un commerciante d’abbigliamento. Che lo ha additato accusandolo di avergli concesso denaro a strozzo. Di avere preteso, in particolare, il 50 per cento d’interessi sulla somma. È il filo conduttore di un’inchiesta che ha coinvolto un funzionario regionale, C.R. (assistito dall’avvocato Sandro Valenza) il cui nome è finito nel registro delle notizie di reato per la denuncia presentata a suo carico da un negoziante, C.G. (assistito dall’avvocato Piero Carà).

Tutto ruoterebbe attorno a un prestito di seimila euro che il dirigente dell’ispettorato del lavoro - era l’ottobre di due anni fa - avrebbe concesso all’altro, perché si sarebbe trovato in momentanea difficoltà economica. Quattrini che gli avrebbe consegnato attraverso due assegni, uno di cinquemila euro, l’altro da mille euro. Doveva essere - secondo i teorici accordi raggiunti tra le parti - una concessione temporanea, giusto per superare un momento di ambasce da parte dell’esercente. Poi, tornato il sereno, avrebbe dovuto restituire quel denaro. In un rapporto, allora, sembrerebbe di reciproca fiducia. E così, come concordato, il funzionario avrebbe consegnato all’altro i due titoli per un importo complessivo di seimila euro.

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