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Caltanissetta, i vulcanelli del villaggio Santa Barbara saranno recintati

Operai al lavoro per mettere in sicurezza l’area, senza vegetazione, dove vi è stato in passato l’epicentro delle esplosioni eruttive

CALTENISSETTA. Con l'argilla prodotta dai vulcanelli ci sono stati bambini che hanno realizzato portapenne e posacenere. Procurarsi la creta per farli non costava praticamente nulla: bastava recarsi nell'area eruttiva prelevare il materiale occorrente e poi mettersi a creare oggetti.  È andata avanti così per lungo a Santa Barbara dove il perimetro delle famose maccalube è rimasta da sempre incustodita. Nessun controllo e nessuna misura protettiva in quel raggio di un ettaro di terreno apparentemente innocuo se non fosse per quel colore grigiastro e per l'assenza assoluta di vegetazione.

In quei diecimila metri quadrati insomma non cresce un filo d'erba. Eppure resta uno dei posti più a rischio e al contempo più affascinante meta di studiosi, di curiosi e soprattutto di bambini che hanno avuto sin qui la possibilità di accedere direttamente e senza tanti sforzi in un'area che dovrebbe, al contrario, essere inibita. E il Comune, adesso, per evitare le frequentissime "incursioni" ha deciso di voltare pagina anche perchè il ricordo della tragedia di Aragona è ancora vivo nel ricordo di tutto.
Tutta l'area dei vulcanelli sarà recintata con paletti in ferro e rete termosaldata. Nessuno insomma potrà più avvicinarsi o lo potrà fare solo tenendosi a debita distanza.
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