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Paralizzato nel letto per la fisioterapia che non arriva

Per ottenere le cure deve attendere che si esaurisca la graduatoria che lo vede venticinquesimo: «Così non mi rialzerò più»

CALTANISSETTA. Un diritto negato. Quello che spetterebbe ad un nisseno inchiodato sul letto da una paralisi che lo ha colpito al lato sinistro. Quel diritto si chiama semplicemente “fisioterapia” e per avere ciò che gli spetta la famiglia si è indebitata fino al collo, per non far mancare l’assistenza sanitaria che, al contrario, dovrebbe essere garantita dall’Azienda Sanitaria Provinciale. Per ottenerla bisognerà persino rispettare una graduatoria che vede Gaetano Mirisola, protagonista di questa vicenda e rimasto impantanato nelle pastoie burocratiche, al venticinquesimo posto, preceduto da altri che reclamano lo stesso diritto.

Cinquantacinquenne, dipendente dell’Ufficio del Lavoro, Gaetano Mirisola è ormai impossibilitato a muoversi dal letto dall’aprile del 2013 e da allora è stato un autentico calvario. La fisioterapia inizialmente gli è stata garantita per due mesi dopodiché è stata sospesa e ripresa per altri due ma in realtà avrebbe dovuto farne un anno in maniera continuata. Nel frattempo quei pochi risultati che era riuscito ad ottenere in termini di miglioramento fisico sono andati perduti, anzi la situazione è peggiorata nel tempo.

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