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Niscemi, ospedale senza medici: il sindaco in sciopero della fame

Il «Basarocco» resta sottodimensionato, La Rosa annuncia la clamorosa protesta. E trasferisce i suoi uffici nel nosocomio

NISCEMI. Sciopero della fame del sindaco Francesco La Rosa e sit-in di protesta in ospedale a causa della grave emergenza sanitaria acuitasi al «Basarocco», a causa della grave carenza nell'organico medico e paramedico. Il caso più eclatante è stato rilevato giovedì scorso, quando in seguito a un sopralluogo dell'amministrazione comunale, è stato accertato che era in servizio al Pronto soccorso del nosocomio un solo chirurgo, il quale doveva contemporaneamente sopperire anche alle esigenze del suo reparto. E non è tutto. Dal verbale del sopralluogo redatto, risulta anche che il sanitario stava effettuando «il turno al Pronto soccorso dalle 14 alle 20, dopo essere stato nella stessa giornata in servizio dalle 8 alle 14».

«Inoltre - si legge nel verbale - nella stessa mattinata, è stato comunicato verbalmente al chirurgo dal direttore sanitario del presidio che doveva coprire il turno di pronto soccorso dalle ore 20 alle ore 8 del giorno successivo».
Una situazione allucinante, che ha costretto il sanitario a prestare servizio ininterrottamente per 24 ore. Nonostante il verbale fosse stato inviato al direttore sanitario e al direttore generale dell'Asp, la situazione al «Basarocco» non è cambiata.

Ieri mattina il primo cittadino, accompagnato dagli assessori Ficicchia, Rosario Meli e Massimiliano Conti, e dal vicepresidente del consiglio Luigi Gualato, ha iniziato un sit-in e lo sciopero della fame, fino a quando i vertici della sanità regionale e provinciale non decideranno di venire concretamente in soccorso dell'ospedale cittadino ormai ridotto al collasso. «Sono deciso ad andare avanti a oltranza - dichiara La Rosa, che ha trasferito il suo ufficio di gabinetto in una sala dell'ospedale - fino a quando non saranno state ripristinate le condizioni minime di sicurezza previste per gli standard assistenziali».

 

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