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Campofranco, la giunta si «taglia» le indennità

La riduzione degli stipendi avrà effetto dal primo gennaio. Il vincitore sarà poi impiegato nei servizi di custodia, pulizia, manovalanza e piccola manutenzione

CAMPOFRANCO. Sindaco e assessori rinunciano a parte della loro indennità di carica per istituire la «borsa di lavoro». «Un contributo economico condizionato, perché elargito a fronte di una breve prestazione lavorativa per utilizzo in compiti di pubblica utilità - precisa l'organo esecutivo presieduto dal sindaco Salvatore Maria D'Anna - da concedere ai meno abbienti». E che, nelle intenzioni della giunta, «oltre a fornire un aiuto economico all'individuo in difficoltà, darà anche l'opportunità di un'esperienza lavorativa mirante a raggiungere l'obiettivo dell'inclusione sociale». Senza, però, «gravare ulteriormente il bilancio comunale».

Le indennità di funzione percepite dal sindaco, dal vicesindaco Rocco Corsaro e dagli assessori Alba Rita Provenzano, Michele Morreale e Benedetto Bonacotta (mensilmente pari rispettivamente a 1.083,98; 1.192,38; 487,79; 975,59; 487,79 euro) sono state ridotte del venti per cento, con effetto retroattivo. La riduzione, infatti, avrà effetto dal primo gennaio scorso. E consentirà, com'è precisato nel provvedimento varato dalla giunta su proposta del sindaco, «di sostenere finanziariamente la borsa lavoro». Con più di diecimila euro l'anno. Due le premesse della delibera. Innanzitutto, «che per finalità istituzionali il comune è chiamato a intervenire in tutte le situazioni sociali di bisogno e disagio con l'obiettivo di rimuovere ogni ostacolo per favorire la promozione dei diritti del singolo cittadino, primo fra tutti, il diritto ad una esistenza decorosa e sufficiente a garantire il minimo delle condizioni di vivibilità degne di un essere umano».

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