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Gela, "sfondano un muro per svaligiare la tabaccheria"

I ladri hanno realizzato un buco di trenta centimetri nella parete adiacente il bancone: a denunciare il furto è stata una dipendente

GELA. La banda del buco è entrata in azione anche la scorsa notte. Dopo le due irruzioni al negozio di telefonia di corso Vittorio Emanuele, è stata presa di mira la tabaccheria di via Giacomo Navarra Bresmes, adiacente al municipio. Dal foro praticato alla parete, e sul soffitto del negozio di telefonia, gli inquirenti ipotizzano che il ladro possa essere una persona piccola di statura, forse un bambino. Il bilancio dell’azione furtiva è ancora in corso di quantificazione. Da una prima stima mancherebbero stecche di sigarette per un controvalore stimato pari a oltre duemila euro e duecento euro di banconote custodite nel registratore di cassa.

A denunciare il furto è stata una dipendente della tabaccheria, sorella della titolare. Al suo arrivo si è accorta del buco di trenta centimetri realizzato nella parete adiacente il bancone. Le sigarette esposte negli scaffali superiori non sono state toccate, anche per non fare scattare l’allarme. Sull’ennesima rapina indagano i militari del locale reparto territoriale retto dal maggiore Valerio Marra. I militari dell’Arma si sono recati sul posto effettuando i rilievi del caso per cercare di risalire agli autori del gesto. Dal magazzino adiacente la tabaccheria, un’ormai ex pescheria, i ladri hanno ricavato un buco.

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