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"Truffa ai privati e all'erario": misure cautelari per 7 persone a Gela

Fra le persone colpite dal provvedimento, un noto commercialista gelese, Fabio Fasulo considerato la “mente” ed alcuni imprenditori che operavano fra Gela e Novara

GELA. La Guardia di Finanza di Gela e il Nucleo di Polizia Tributaria di Caltanissetta, hanno eseguito a Gela sette misure di custodia cautelare per associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni di privati e dell’erario. Fra le persone colpite dal provvedimento, un noto commercialista gelese, Fabio Fasulo considerato la “mente” ed alcuni imprenditori che operavano fra Gela e Novara. Gli indagati rispondono anche di appropriazione indebita, formazione di atti societari e bancarotta fraudolenta e reati fiscali quali omessa o infedele presentazione della dichiarazione dei redditi e Iva, occultamento e distruzione di scritture contabili, false compensazioni con crediti inesistenti, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

Le fiamme gialle avrebbero fatto luce, nell’ambito di un’operazione coordinata dalla Procura e denominata “Spin Off” un vero e proprio sistema criminoso di “risanamento” delle imprese in crisi architettato da Fasulo, il quale, con gli altri indagati, sarebbe riuscito, nel tempo, a conseguire ingiusti profitti proprio ai danni dell’erario. L’organizzazione – secondo gli inquirenti – era specializzata nel fornire un vero e proprio servizio di pronto intervento alle società in crisi economica che si traduceva nel differimento del pagamento dei debiti maturati verso l’erario, attraverso irregolari richieste di rateizzazione o sgravio; la fruizione di crediti di imposta inesistenti o non dovuti; la variazione dell’assetto societario delle imprese in crisi, attraverso l’illegittimo inserimento di prestanomi; la creazione di nuove aziende in cui far transitare le uniche componenti ancora positive delle imprese in difficoltà; il trasferimento della sede delle imprese in crisi nell’Europa dell’Est, attraverso procedure di fusione o incorporazione e la graduale cancellazione, presso la Camera di Commercio, delle società in difficoltà economica. Gli imprenditori, con questo stratagemma, potevano ottenere il trasferimento all’estero delle aziende in crisi, lasciando in Italia, celate in altre società con relative compagini artatamente costituite, il proprio patrimonio aziendale prima che potessero intervenire controlli da parte della Guardia di Finanza o dell’Agenzia delle Entrare. Da qui il nome dell’operazione “Spin off” che tecnicamente consiste in una procedura azienda attraverso la quale una società opera, in maniera legittima, una scissione parziale a favore di una società di nuova costituzione.

Tra le imprese (tutte di Gela) finite nel mirino della Guardia di Finanza, la “Big Coibentation Srl” di Angelo Cialdino e Cristian Ciubotaru , la “Perfetisol Sud srl” di MauroTellaroli, Lorenzo Li Calzi, Pietro Caruso e Antonio Pedron, la “Chemical Control” di Fabio Fasulo e Lorenzo Li Calzi. Alcune di queste società, erano già state coinvolte in un’altra operazione denominata “Stack of paper” culminata con cinque ordinanze di custodia cautelare.

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