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Concordia, un superstite nisseno: "La condanna a Schettino? Una presa in giro"

Romualdo Acquaviva, noto parrucchiere nisseno, che si trovava sulla Costa Concordia per un talent-show il giorno in cui la nave da crociera naufragò nei pressi dell’Isola del Giglio

CALTANISSETTA. «La condanna di Francesco Schettino è solo una presa in giro, non può uscirsene così come se nulla fosse. Non sono un giudice ma certamente merita una pena adeguata al disastro che ha provocato». Romualdo Acquaviva, noto parrucchiere nisseno, che si trovava sulla Costa Concordia per un talent-show il giorno in cui la nave da crociera naufragò nei pressi dell’Isola del Giglio, commenta così la decisione del Tribunale di Grosseto che ha riconosciuto colpevole Schettino condannandolo a 16 anni. I giudici hanno inoltre respinto la richiesta di arresto immediato non ritenendo che possa esservi pericolo di fuga.

«A parte i morti di quella triste notte, che ancora ricordo come fosse ieri, c’è gente che come me – continua Romualdo Acquaviva – ha avuto problemi seri a livello psicologico e di conseguenza anche lavorativo. Abbiamo avuto tutta una serie di situazioni che ci hanno scombussolato la vita quotidiana. Sicuramente Schettino avrà avuto paura o non era all’altezza della situazione ma che debba dire che è stato fino all’ultimo momento sulla nave questa è una cosa assurda. I soccorsi non erano coordinati, tutto era lasciato al caso, c’era una gran confusione e fino all’ultimo ho temuto di non poter più tornare a casa, e debbo dire ancora grazie al personale di bordo, che ha fatto il lavoro che spettava al comandante della nave, se oggi sono sano e salvo». Un incubo che mai Romualdo Acquaviva avrebbe pensato di poter vivere quando si era imbarcato sulla nave per partecipare al reality televisivo in onda su Sky “Professional Look Maker”.

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