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Migranti a Serradifalco, il comitato «insorge»

Il portavoce Pasquale Bellanca e il progetto per ospitare i profughi in via Baldassare: «Non facciamo campagna elettorale ma sia informata la collettività»

SERRADIFALCO. S'inasprisce lo scontro tra il «Comitato di quartiere di via Baldassare» e il sindaco Giuseppe Maria Dacquì sull'accoglienza di venticinque rifugiati politici africani maschi. Con i primi che accusano il primo cittadino di "mancata informazione sul progetto" e quest'ultimo che li taccia di "razzismo". Secondo il portavoce del comitato Pasquale Bellanca, "se si fosse data immediata esecutività al tavolo tecnico permanente e agli incontri con la società che gestirà l'accoglienza, il Prefetto, le Forze dell'ordine e le associazioni del terzo settore, concordati nell'ottobre dello scorso anno, fossero operativi, piuttosto che aspettare l'avvio del progetto, si sarebbe garantita la giusta informazione e preparazione e consentito la realizzazione di un presidio stabile finalizzato a rendere di facile attuazione l'inserimento degli extracomunitari nel tessuto sociale".

Il comitato (che prende il nome dalla via in cui è ubicato il palazzo destinato a ospitare i rifugiati) rimprovera poi al sindaco di non avere "ritenuto opportuno, giusto e doveroso informare la cittadinanza sull'incontro avuto col prefetto". Il comitato, nel rassicurarlo "che non sta facendo, non ha fatto e non farà nessuna campagna elettorale perché non la riguarda e non le appartiene", chiede al sindaco di "rispettare gli impegni assunti, di dare le opportune e adeguate risposte, e di assumersi le sue responsabilità nei confronti della cittadinanza, in questi ultimi mesi del suo fallimentare e deludente mandato amministrativo".

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