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Un «sabatino» di festa per il nuovo capitano della Real Maestranza

C’è voglia di voltare pagina dopo le polemiche dei mesi scorsi e di rafforzare una tradizione ultra centenaria. Solenne cerimonia in Cattedrale

CALTANISSETTA. La più antica istituzione cittadina prova ad esorcizzare la crisi e le polemiche. Nella Maestranza c'è voglia di fare festa ed onorare un appuntamento cinquecentesco nel solco delle tradizioni e delle mutate disponibilità economiche che hanno imposto una vigorosa stretta ai cordoni della spesa. C'è anche l'esigenza - di fronte alla crisi che investe il comparto artigianale - di azzerare quello che veniva considerato superfluo (ricevimenti ed altro) per ricondurre la manifestazione più vecchia della città nell'alveo della sobrietà e dalla solidarietà come ha suggerito il vescovo Mario Russotto incontrando tutti i protagonisti della Settimana santa. Si volta pagina, dunque.

I primi effetti sono stati nettamenti avvertiti sabato sera in occasione del cosiddetto "sabatino del capitano" (cade abitualmente il secondo sabato di Quaresima) che fino allo scorso anno si concludeva con il tradizionale rinfresco. Sabato niente di tutto questo. Il "sabatino" è stato semmai un momento di preghiera e di spiritualità che ha coinvolto anche il quartiere più povero della città (la Provvidenza con chiesa tenuta in perfetto ordine dai residenti) dove la Maestranza ha sfilato per le viuzze del quartiere dopo l'incontro con don Salvatore Lovetere.

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