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"No Muos", indagini sulle mamme «armate» di cesoie

È stato questo l'epilogo della festa dell'8 Marzo celebrato dalle manifestanti, che contrastano la realizzazione del super radar e del quale ora chiedono lo smantellamento

NISCEMI. Armate di mimose e cesoie, le Donne No Muos hanno dato l'assalto simbolico alla base della Marina militare statunitense di contrada Ulmo, all'interno della riserva naturale della Sughereta, dove campeggiano le tre colossali parabole della quarta stazione mondiale di telecomunicazione satellitare.

È stato questo l'epilogo della festa dell'8 Marzo celebrato dalle manifestanti, che contrastano la realizzazione del super radar e del quale ora chiedono lo smantellamento, dopo la recente sentenza del Tar di Palermo del 13 febbraio scorso che lo ritenuto abusivo e nocivo alla salute e all'ambiente.

Le attiviste, venute in massa da diverse città siciliane ma soprattutto da Catania e da Palermo con quattro autobus, durante il corteo sotto la pioggia battente hanno dato fuoco a fumogeni e bruciato le sagome del premier Matteo Renzi e del presidente Barack Obama, per poi raggiungere l'ingresso (vietato da un vistoso cartello) del cancello del presidio militare Usa, dove hanno deposto dei mazzetti di mimosa.

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