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Truffa Inail di Caltanissetta, inchiesta scattata su esposto

È stata una denuncia anonima, dieci anni dopo il presunto incidente in sala operatoria, a dare l’input all’indagine su ex direttore sanitario e un primario

CALTANISSETTA. È stato un esposto anonimo, dieci anni dopo il presunto incidente in sala operatoria, a fare scattare l'inchiesta carico di due ex dirigenti dell’ospedale. Uno accusato di avere percepito indebitamente un bel po’ di quattrini grazie a quell’infortunio in sala operatoria e che la procura ritiene simulato. L’altro, un medico, avrebbe avallato la questione. È emerso ieri in aula come sia arrivato l’input all'apertura di un’inchiesta a carico dell’ex direttore sanitario del «Sant'Elia», Giacomo Cannata (assistito dall’avvocato Giuseppe Panepinto) e dell’ex primario del reparto di ortopedia, Giuseppe Zanda (assistito dagli avvocati Michele Ambra e Michele Lupo).

Ad entrambi il pm Giovanni Di Leo ha contestato l’ipotesi di truffa aggravata in concorso ai danni della stessa ex azienda ospedaliera e dell’Inail. L'infortunio in sala operatoria a Cannata risale al marzo del lontano 1999. L’inchiesta, invece, è stata avviata dieci anno dopo, nel 2009, sull’onda di un esposto anonimo. Ed è emerso che nell’arco di questo decennio l’allora dirigente sanitario avrebbe percepito, a titolo d’indennità, intorno ai tredicimila euro ed altri trentottomila a titolo di rivalutazione per un totale di 51 mila euro.

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