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Incontro Eni-Regione sulla raffineria di Gela

GELA. Entro la fine del  mese, l'Eni presenterà l'elenco completo di tutti i progetti in  condizione di essere avviati subito all'interno dello  stabilimento di Gela. È questo il risultato del vertice svoltosi  ieri a Palazzo d'Orleans, a Palermo, con la presenza del  presidente della Regione, Rosario Crocetta, del responsabile  nazionale della raffinazione dell'ente petrolifero, Bernardo  Casa, del sindaco di Gela, Angelo Fasulo, del prefetto di  Caltanissetta, Maria Teresa Cucinotta, e dei rappresentanti  delle organizzazioni sindacali confederali.     «Abbiamo chiesto a Eni di fare chiarezza sullo sviluppo del  protocollo firmato lo scorso 6 Novembre a Roma ed abbiamo  sollecitato la Regione sul fronte delle autorizzazioni per  l'avvio delle bonifiche» - ha detto il sindaco Fasulo.     I tecnici stanno già lavorando per avviare lo smantellamento  dei vecchi moduli del dissalatore e la bonifica dell'ex area  Isaf, la disciolta «industria siciliana acido fosforico» nata  alla fine degli anni '60 dalla compartecipazione Eni-Regione.   Tutto dipende però dalle prossime decisioni del ministero per lo  sviluppo economico. «Aspettiamo per Gela la dichiarazione di  area di crisi complessa da parte del Mise - ha detto, Fasulo -  quale atto fondamentale per far ripartire l'economia industriale  e l'occupazione nel nostro territorio».     Sul fronte delle compensazioni (32 milioni di euro destinati  alla città di Gela) sono stati confermati gli investimenti per  il Porto Rifugio e per l'adeguamento della sala del Museo  Archeologico destinata ad ospitare il recuperato relitto della  nave greca del VI secolo avanti Cristo.

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