Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Alfano a Caltanissetta per intitolare un'aula a Saetta e Livatino

Il ministro dell'Interno Angelino Alfano, a Caltanissetta per la cerimonia di intitolazione dell'aula magna del palazzo di Giustizia alla memoria dei magistrati Antonino Saetta e Rosario Livatino uccisi dalla mafia

CALTANISSETTA. "Tutti i paesi dell'Europa devono far fronte all'emergenza legata al fenomeno dell'immigrazione. Ogni Stato deve accogliere una quota di migranti. Da parte sua l'Italia deve ripartire equamente al suo interno le presenze di migranti, sarebbe ipocrita chiedere all'Europa di far fronte al problema se il nostro Paese non facesse la sua parte". Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano, a Caltanissetta per la cerimonia di intitolazione dell'aula magna del palazzo di Giustizia alla memoria dei magistrati Antonino Saetta e Rosario Livatino uccisi dalla mafia. "Ogni regione deve quindi dare il proprio contributo nell'accoglienza - ha aggiunto - anche perché la Sicilia, e Caltanissetta in particolare, hanno pagato fino ad ora un prezzo altissimo".

"La Corte d'Appello di Caltanissetta è un presidio di legalità che ha amministrato la giustizia in un territorio difficile e credo che vada difesa sempre". Così il ministro dell'Interno Angelino Alfano, in visita a Caltanissetta per partecipare alla cerimonia di intitolazione dell'aula magna del palazzo di giustizia alla memoria dei magistrati Antonino Saetta e Rosario Livatino, si è espresso sul destino della Corte d'Appello di Caltanissetta, sulla quale pende la minaccia della soppressione nell'ottica della revisione delle circoscrizioni giudiziarie al vaglio del governo nazionale.

"Io sono stato il promotore delle leggi più importanti varate negli ultimi anni in materia di antimafia. E per farle non ho avuto bisogno di avere come punto di partenza le stragi, le strade bagnate dal sangue dei martiri. Gli strumenti per combattere la criminalità organizzata sono sempre quelli: arresto dei latitanti, carcere duro, confisca e riassegnazione dei beni in odore di mafia. Questa è l'unica strada". Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano, in visita a Caltanissetta, rispondendo ai cronisti che gli hanno chiesto il suo punto di vista sull'attuale momento del movimento antimafia, che ha visto personaggi impegnati nella lotta all'illegalità al centro di inchieste giudiziarie.

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia