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Caltanissetta, in tribunale la "banda dei cinque ricettatori"

CALTANISSETTA. In aula una sospetta banda di ricettatori. Finita nei guai per quella che l'accusa ritiene refurtiva e attrezzi dubbi trovati sull'auto in cui i cinque viaggiavano. Tutti, perlopiù, volti in qualche modo non sconosciuti alle forze dell'ordine.

Sono il ventiquattrenne Vladimir Ruvolo, il venticinquenne Gianluca Butteroso, il ventiquattrenne Marcello Salvatore Adornetto, il quarantanovenne Giacomo Meli e il venticinquenne Leandro Michele Vella, (difesi dagli avvocati Salvatore Candura, Giuseppe Dacquì, Edoardo Vagginelli e Calogero Montante) finiti sotto processo per ricettazione e porto abusivo di oggetti atti allo scasso. Perché il 16 ottobre 2012, mentre viaggiavano sull'auto guidata da Butteroso, sono stati fermati ad un posto di blocco dei carabinieri in via Costa. Nel baule posteriore dell'utilitaria sono stati trovati una sorta di grimaldello, una spranga di ferro, cacciavite, casse acustiche e un amplificatore audio. Dentro l'abitacolo, invece, sono stati rinvenuti un telefono cellulare che non sarebbe appartenuto a nessuno di loro, una autoradio non installata e braccialetti d'acciaio. A quel punto i cinque erano stati trasferiti tutti in caserma e il materiale sequestrato.

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