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Accusato di frode a decine di clienti: commerciante torna alla sbarra a Caltanissetta

Truffa e insolvenza fraudolenta le ipotesi per cui la procura lo ha chiamato sul banco degli imputati

CALTANISSETTA. Torna alla sbarra un commerciante accusato di avere frodato decine di clienti. Sarebbero stati una trentina, secondo stima dell’accusa, quelli finiti nella rete ma di loro soltanto in cinque hanno poi deciso di andare fino in fondo. Costituendosi parte civile (con l’assistenza degli avvocati Calogero Vinci, Maria Francesca Assennato, Giuseppe Toscano, Piero Carà e Maria Stella Calabrese) nei confronti del quarantacinquenne ex commerciante di mobili, Danilo D. (difeso dall’avvocato Davide Schillaci) oggi chiamato sul banco degli imputati, al cospetto del giudice Marco Milazzo, per rispondere delle ipotesi di truffa e insolvenza fraudolenta.

Prima del crac finanziario, per l’accusa più che sospetto, il negoziante guidava, amministrandole, tre società che operavano nella vendita di mobilio, ovvero la «Classico arredi», la «Divanissimo centro divani» e «Cucina Più». Una sorta di piccolo impero commerciale che a un certo punto, però, si sarebbe fatto fragile. Fragilissimo. E in maniera, secondo gli inquirenti, ”pilotata”.

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