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Caltanissetta, festa del Redentore: flop scongiurato in extremis

CALTANISSETTA. Che i tempi siano diventati difficili per tutti è dimostrato dalla farragginosità con cui si procede per organizzare una festa (il Redentore) per la quale un tempo non si badava a spese anche se i costi non sono mai stati esorbitanti. Adesso anche se a parole tutti vogliono mantenere questa tradizione si va con i piedi di piombo. Martedì sera c'è stato l'ennesino mega vertice dedicato al festino con il vicesindaco Marina Castiglione, l'architetto Giuseppe Di Vita capo dell'ufficio tecnico della Curia, il consigliere comunale Carlo Campione, i rappresentanti dei quartieri Carmelo Bosco e Vittorio Gallo e padre Giuseppe Anfuso rettore del Santuario.

Un solo punto in discussione: l'organizzazione della "tre giorni" ai piedi del Cristo benedicente e soprattutto dei supporti economici da reperire in un Comune ormai con le casse desolatamente vuote. Si andrà avanti a colpi di bandi di gara. Una per garantire l'infiorata (costo 1500 euro per un migliaio di piantine), la seconda per tre bagni chimici (uno per uomo, uno per le donne, uno per i disabili) mentre per il palco dove i quartieri allestiranno uno spettacolo d'intrattenimento (con Roberto Gallà o un altro gruppo) il Comune metta e disposizione quello del centro polivalente "Abbate".

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