Due condanne per avere minacciato di morte un bancario in pensione per spillargli soldi. Mentre una presunta complice ne è uscita ”pulita”. È la sintesi del verdetto emesso dal giudice David Salvucci nei confronti di due donne - le stesse che in altri procedimenti sono state ribattezzate le due della banda valium - e un loro presunto compare.
Più in dettaglio il giudice ha inflitto la pena a 3 anni e 4 mesi ciascuno a carico della quarantatreenne Ornella Cosenza e del trentacinquenne Alfonso Buttiglieri per il reato di estorsione, mentre gli stessi due (difesi dagli avvocati Giuseppe Dacquì e Maria Francesca Assennato) sono stati assolti per tentata estorsione. Pronunciamento pienamente riabilitativo, sia per la presunta estorsione che per il tentativo che sarebbe andato a vuoto, nei confronti della cinquantaseienne Caroline Lo Bue (assistita dall’avvocato Calogero Montante). E proprio quest’ultima era stata una dei punti cardine, inizialmente, dell’indagine. Perchè è attraverso la sua sim telefonica, da cui sarebbero partite chiamate all’indirizzo della presunta vittima di estorsione, che ha mosso i primi passi l’inchiesta. Andando poi a catalizzarsi sugli altri due, che alla fine ne sono usciti con l’affermazione di responsabilità. Maturata sull’onda della vicenda che lo stesso ex impiegato di banca adesso in pensione, il cinquantatreenne Giovanni L.V., originario di Canicattì, ha poi denunciato ai carabinieri. Ed è stato poi nella sola veste di parte lesa, perché alla fine ha deciso di non costituirsi parte civile nel procedimento.
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