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Arrestata direttrice del Beccaria, indagine su progetti onlus a Caltanissetta

Alfonsa Miccichè

CALTANISSETTA. Da direttrice dell'Istituto penale minorile "Beccaria" di Milano la nissena Alfonsa "Nuccia" Miccichè avrebbe cercato di favorire il fidanzato della figlia, Emiliano Longo, per farlo lavorare in uno dei progetti rieducativi organizzati nel capoluogo meneghino.

Un episodio che emerge da un'intercettazione inserita nell'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari per l'inchiesta sull'affidamento dei progetti all'Istituto penale minorile di Caltanissetta - diretto fino a pochi mesi fa dalla stessa Nuccia Miccichè - e per il quale non sono ancora state formulate accuse specifiche, ma che è finito agli atti perché, a parere degli investigatori, chiarisce, secondo i pm, quale fosse il metodo usato da Miccichè a Caltanissetta per affidare i progetti alle onlus che organizzavano i corsi di formazione per i minorenni detenuti, in modo da far lavorare i suoi familiari o persone a lei vicine.

In un'intercettazione che risale al marzo di quest'anno Nuccia Miccichè avrebbe parlato al telefono con William Di Noto, indagato a piede libero e responsabile della onlus di Caltanissetta "Iopervoivoiperio" e gli dice che sta organizzando dei corsi di musica e cucina per preparare uno spettacolo, "Alice nel paese delle meraviglie". Il corso di cucina Miccichè vorrebbe affidarlo proprio alla onlus guidata da Di Noto e gli dice chiaramente: "Mi serve l'associazione per prendersi Emiliano".

Al momento sono otto gli indagati dalla procura di Caltanissetta, accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata a commettere reati contro la pubblica istruzione, corruzione e concussione per induzione. Ai domiciliari ci sono la stessa Nuccia Miccichè, la figlia Federica Fiorenza, il fidanzato di quest'ultima Emiliano Maria Longo e i responsabili della onlus "Araba Fenice" di Catanzaro Giuseppe Focaccio e Gaetana Rosaria Migali. Indagati, oltre allo stesso William Di Noto, l'altro figlio di Nuccia Miccichè, Fabrizio Fiorenza e Salvatore D'Antoni, responsabile dell'Enaip di Caltanissetta.

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