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"Edificio pericolante", in diciannove vanno dal giudice a Caltanissetta

CALTANISSETTA. È un piccolo esercito d’imputati quello che s'è ritrovato in un’aula di tribunale per un palazzo giudicato pericolante. Uno stabile al civico 172 di viale Amedeo. E che loro, abitanti o proprietari residenti altrove, non si sarebbero curati di fare ristrutturare nonostante fosse stata emessa una ordinanza sindacale.

Tant’è che a un certo punto, un anno dopo quell’atto dirigenziale, ne era stato pure ordinato lo sgombero. Questa, almeno, la tesi dell'accusa. Con quattro tra i diciannove imputati - mentre altre cinque posizioni sono state stralciate - che ieri, in apertura, hanno rinunciato all’impugnazione del decreto penale di condanna che era stato emesso nei loro confronti dal giudice David Salvucci il 21 agosto dello scorso anno.

Al cospetto del giudice Simone Petralia, ieri, sono stati chiamati la ottantacinquenne Angela Falduzza, il cinquantaseienne Michele Russotto, la sessantaduenne Rosa Russotto (tutti e tre assistiti dall'avvocato Michele Russotto) la settantasettenne Concetta Costa, Michele Sparacino pure lui settantasettenne (difesi entrambi dall'avvocato Gioacchino Comparato), il settantasettenne Francesco Mugavero, la settantacinquenne Michela Mugavero (tutti e due assistiti dall'avvocato Davide Anzalone), il quarantaseienne Sandro Marcenò (avvocato Gianluca Amico),il cinquantatreenne Salvatore Angelo Desi (avvocato Giacomo Vitello), il sessantaseienne Antonio Calabrese (avvocato Raffaele Palermo), la trentaseienne Rossella Calabrese (avvocato Palermo), il trentanovenne Giuseppe Ballaera, la trentasettenne Noemi Tedesco.

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