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Caltanissetta, Vare senza musica: scoppia la polemica

CALTANISSETTA. A qualcuno forse sembrerà strano se a ridosso del Natale in città si parla solo ed unicamente della prossima Pasqua. La Settimana santa si sa è l'evento che direttamente o indirettamente coinvolge tutti i nisseni legati a vario titolo a tradizioni vecchie di secoli. La Pasqua nel 2016 cade "bassa" (20-27 marzo) ma in città è iniziato con mesi di anticipo una sorta di conto alla rovescia con un carico di polemiche e di veleni degno di miglior causa. Parlare di soldi, o di tagli ai contributi o servizi, è come toccare le corde sensibili di quasi tutti i protagonisti (privati, enti, corporazioni, ceti artigianali) dei riti pasquali.

Sono bastate due riunioni convocate dall'assessore alla cultura Marina Castiglione per scatenare la bagarre. Vertici si direbbe interlocutori utili soprattutto a gettare idee e qualche proposta per per una Settimana santa che tutti - a parole - nel 2016 vogliono sempre più bella e spettacolari anche perchè la città, per la prima volta, potrebbe essere al centro di quel flusso turistico religioso dalla quale è rimasta sempre i margini. E' bastato che l'assessore accennasse ad un possibile contenimento delle spese per suscitare la reazione soprattutto di proprietari e detentori delle grandi Vare sui quali potrebbe abbattersi la mannaia dei contributi. Si è parlato insistentemente nei giorni scorsi della presenza di una banda ogni due-tre vare. «Giù le mani dalla Settimana santa» ha tuonato in una nota il consigliere comunale di Forza Italia Oscar Aiello.

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