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"Voto alterato ad una studentessa", reato prescritto per un professore

CALTANISSETTA. Ora come allora reato prescritto. Così, in appello, per un prof a giudizio perché accusata di avere alterato il voto di una sua studentessa. La prescrizione è arrivata per l’insegnante del «Ruggero settimo» Angela Baiomazzola (difesa dagli avvocati Giacomo Butera e Dino Milazzo) che in primo grado è stata assolta per due imputazioni legate a falso materiale in atto pubblico perché «il fatto non sussiste».

Ma è per un terzo capo - sempre per falso riferito alla sospetta alterazione di un voto (da 7 a 6) sul registro personale per una interrogazione di filosofia - che l’esito è risultato allora differente. Ed è stato impugnato dalla difesa per ottenere un’assoluzione nel merito, sollecitata ieri in aula e, dalla parte civile - ovvero Giuseppe Iannello e Rosaria Gulina (assistiti dall'avvocato Massimiliano Bellini) genitori della studentessa Vera Iannello - è arrivato l’appello incidentale. E in tal senso l’avvocato Bellini ha chiesto che venisse confermata la responsabilità penale della prof «considerato che la totalità delle prove raccolte ha dimostrato il reato di falso». I

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