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Sequestro di una parte della Caltanissetta-Agrigento, Empedocle 2: estranei ai fatti

"Il sequestro non impedirà la prosecuzione delle attività lavorative nè la fruibilità al pubblico dei tratti di strada già aperti"

PALERMO. Con riferimento alla notizia sul sequestro di alcune opere riguardanti i lavori per la realizzazione del secondo lotto della SS640 Agrigento-Caltanissetta la società Empedocle 2 dichiara di "essere mera destinataria di tale provvedimento".

"Il sequestro si inserisce nell'ambito di indagini che, per quanto è dato di conoscere, riguardano le sole attività affidate alla società Tecnis spa, suoi dipendenti ed affidatari - afferma una nota -. La società Empedocle 2 si ritiene del tutto estranea ai fatti contestati a Tecnis spa e rende noto che si costituirà parte civile nel procedimento penale, ritenendosi gravemente lesa nei propri diritti e nella propria immagine".

Empedocle 2 precisa inoltre "che il sequestro non impedirà la prosecuzione delle attività lavorative nè la fruibilità al pubblico dei tratti di strada già aperti". Empedocle 2 fa notare che "la società Tecnis Spa già da giugno 2015 ha ceduto la propria partecipazione per la realizzazione delle opere in oggetto e conseguentemente non esegue più alcuna attività nei cantieri a lei assegnati".

I carabinieri ieri hanno sequestrato alcuni tratti del raddoppio della statale 640 Caltanissetta-Agrigento, su ordine del gip nisseno. Secondo gli inquirenti, per realizzare il raddoppio dell'arteria stradale nel tratto che ricade in provincia di Caltanissetta, sarebbero stati utilizzati sia calcestruzzo non adatto e anche le gabbie di acciaio per realizzare pali e strutture non sarebbero state conformi.

Le irregolarità dei materiali e le difficoltà tecniche non sarebbero nemmeno state segnalate alla Direzione dei lavori dalle aziende impegnate nella costruzione dell'opera. Nel dettaglio si tratta di alcune parti del viadotto Salso e della galleria naturale "Caltanissetta".

Sono dodici le persone indagate per le irregolarità nella realizzazione dell'opera, tra dirigenti, professionisti, tecnici e imprenditori, e solo uno di loro fa parte della Direzione dei lavori. Tra gli indagati c'è anche Concetto Bosco Lo Giudice, uno dei vertici della ditta Tecnis e già arrestato ad ottobre nell'inchiesta sugli appalti dell'Anas. Il sequestro non creerà disagi alla circolazione delle auto perché riguarda soltanto i tratti non ancora aperti al transito delle auto.

Anas in una nota informa che "sta collaborando attivamente da circa un anno con le autorità inquirenti per quanto concerne le indagini nell'ambito dei lavori di ammodernamento e raddoppio della Strada Statale 640 Agrigento-Caltanissetta, nel tratto relativo alla provincia di Caltanissetta, dal km 44,400 al km 74,300".

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