Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

"Avances ad allieve", agente sotto processo a Caltanissetta

CALTANISSETTA. Nuovo processo per un istruttore di polizia penitenziaria accusato di avances a sue allieve. Una tesi, quella avanzata a suo carico dalla magistratura, che ha già retto al primo vaglio dei giudici tanto da fare scattare la condanna nei suoi confronti. Ora il quarantasettenne Luigi B. (assistito dagli avvocati Massimiliano Bellini e Gianluca Scardaci) tornerà alla sbarra. Nel tentativo di sovvertire il primo pronunciamento che lo ha riconosciuto colpevole di violenza sessuale e atti osceni in luogo pubblico. E il tribunale di Catania - perché all’epoca dei fatti era in servizio nel capoluogo etneo - lo ha poi condannato a un anno e tre mesi di reclusione, concedendogli il beneficio della pena sospesa. Molto meno rispetto ai tre anni che erano stati chiesti a quel tempo dal pubblico ministero Elvira Tafuri.

Ma non è tutto. Perchè gli è stato pure imposto un risarcimento dei danni di tremila euro a ciascuna delle due donne che si sono costituite parte civile nei suoi confronti. Questo il verdetto emesso nel maggio di tre anni fa dal tribunale catanese presieduto da Rosario Grasso. Per una vicenda processuale che ha inglobato nello stesso dossier due distinte denunce presentate da altrettante donne. Una era allieva dello stesso imputato, l’altra era cuoca nelle struttura di formazione.
Secondo una originaria tesi degli inquirenti l’istruttore avrebbe importunato tre ”cadette”, ma di loro soltanto una ha poi denunciato e s’è pure costituita in dibattimento insieme alla cuciniera.

DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE

Caricamento commenti

Commenta la notizia