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Corruzione e concussione, in libertà l'ex direttrice del minorile di Caltanissetta

L’accusa le contesta l’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro la Pubblica amministrazione

CALTANISSETTA. Da ieri è tornata libera. Al quarto tentativo l’ex direttrice dell’istituto penale minorile ha ottenuto la revoca della custodia cautelare. Che dall’ottobre scorso la inchiodava agli arresti domiciliari sull’onda del presunto scandalo del ”minorile”.

Ieri stesso Alfonsa «Nuccia» Micciché (assistita dagli avvocati Raffaele Palermo ed Emanuele Limuti) ha ottenuto la libertà. Che le è stata concessa dal gip Lirio Conti ritenendo, come sollecitato dalla difesa, che siano venute meno le esigenze cautelari. Come dire che non sussisterebbero più i rischi di un eventuale inquinamento della prove e della reiterazione del presunto reato.

E ieri stesso è arrivata la revoca del provvedimento cautelare. Che già per tre volte le era stata negata. Dapprima dal tribunale del riesame, poi il 22 dicembre scorso dallo stesso gip Conti per una nuova istanza basata su indagini difensive e, infine, un paio di settimane fa dal tribunale del riesame in appello al precedente rigetto del gip. E il quarto tentativo, adesso, è andato a buon fine.

A carico di Alfonsa «Nuccia» Micciché i sostituti procuratori Luigi Leghissa e Davide Spina hanno contestato il reato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di più delitti contro la Pubblica amministrazione, corruzione e concussione per induzione e abuso d’ufficio.

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