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Gela, l'idea: mandare in pensione lo stadio Presti

GELA. Di certo è il fatto che se ne parli. Che se ne parli è un passo in avanti. L’idea, cioè, di mandare in pensione il vecchio stadio “Vincenzo Presti” e di costruire un nuovo impianto sportivo salta nuovamente sul tavolo dell’amministrazione comunale. La stessa giunta avrebbe deciso di investire nell’edilizia sportiva coinvolgendo il Coni il quale sarebbe pronto a garantire un credito sportivo da tre milioni di euro. Tale importo sarebbe necessario a realizzare un nuovo impianto sportivo capace di ospitare ben ottomila persone e mandare così in pensione l’ormai obsoleto impianto comunale di contrada Giardinelli che necessita sicuramente di un intervento strutturale ed estetico non indifferente considerata la situazione in cui versa da anni.

Gli assessori ai Lavori pubblici, Flavio Di Francesco, ed allo Sport, Eugenio Catania, hanno incontrato nei giorni scorsi in città un funzionario regionale del Coni. E’ stata effettuata una dettagliata ispezione all’impianto di via Niscemi che ha permesso di calcolare in un milione di euro gli interventi necessari a renderlo efficiente. Se il delegato del Coni ha prospettato la possibilità di accedere al credito sportivo per finanziare un nuovo stadio da ottomila posti da realizzare in un nuova area sportiva, esiste comunque un’altra soluzione, ovvero quella di utilizzare parte dei 32 milioni di euro delle opere di compensazione che Eni ha destinato alla città per finanziare il restyling dello stadio Vincenzo Presti per ammodernarlo in tutto. La notizia è balzata sulla bocca di tutti i tifosi e non ha lasciato indifferenti gli sportivi della città del Golfo che a dire la verità rimangono abbastanza scettici dalla realizzazione di tale progetto. Idea, tra l’altro, che già più volte nelle passate amministrazioni era venuta in mente ma che puntualmente era stata messa da parte. Adesso questa nuova intenzione di mettere in cantiere la progettazione di un nuovo stadio.

Di certo c’è che lo stadio “Presti” è davvero in condizioni precarie. Il manto erboso di ultima generazione misto naturale e sintetico è gravemente danneggiato e senza manutenzione da anni. L’erba naturale che ne faceva un gioiello nel panorama sportivo non solo siciliano, ha lasciato spazio a uno spelacchiato terreno di gioco in sintetico con diversi problemi di avvallamento. Per non parlare poi della curva “Angelo Boscaglia” senza nemmeno i servizi igienici con i tifosi costretti ad fare i loro bisogni dove capita. Insomma una struttura gloriosa e sicuramente affascinante che andrebbe curata nei minimi dettagli, con interventi seri e mirati e non semplici toppe stagionali che non servono a niente salvo ad allungare l’agonia di uno stadio oramai datato e in balìa degli eventi.

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