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Caltanissetta, morì in corsia: archiviata l'inchiesta su 5 medici

CALTANISSETTA. I medici non hanno colpe. Nè i quattro in servizio al «Sant’Elia», nè un quinto medico di famiglia della vittima. Che, tradotto nel concreto, è stato alla base dell’archiviazione dell’inchiesta a carico di cinque professionisti i cui nomi erano finiti nel registro delle notizie di reato per omicidio colposo. Ipotesi legata al decesso del pensionato Alfonso Sollami, settantunenne al momento della sua scomparsa che risale al 5 dicembre del 2014. È deceduto, secondo i contenuti della denuncia poi presentata dai suoi familiari, dopo la somministrazione di un vaccino antinfluenzale.

E il sostituto procuratore Santo Di Stefano ha poi inscritto nel registro degli indagati i nomi dei medici del pronto soccorso del «Sant’Elia», Maria Tumminelli di 53 anni (avvocato Diego Perricone) e del cinquantottenne Alfonso Averna, di altri due loro colleghi ma radiologi sempre dell’ospedale, Calogero La China (avvocato Walter Tesauro) di 58 anni e della trentacinquenne Tiziana Canalella (avvocato Gaetano Lisi) e il medico curante della vittima, il sessantatreenne Giuseppe Viviano (avvocato Danilo Tipo).

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