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Caltanissetta, contrae epatite C dopo trasfusione: ministero condannato a risarcire

CALTANISSETTA. Il Tribunale di Caltanissetta ha riconosciuto il danno biologico di un uomo che ha contratto il virus dell'epatite C in seguito a delle trasfusioni di sangue effettuate alla fine degli anni '70 in un ospedale della provincia di Enna e condannato il Ministero della salute ad un risarcimento di 580.000 euro.

Lo rende noto l'Associazione a Tutela degli Epatopatici e Malati (Atem). L'uomo scoprì di essere affetto da una grave patologia epatica nel 2009 ed ha avviato nel 2013, assistito dal legale dell'associazione, l'avvocato Silvio Vignera, un'azione giudiziaria.

"Il tribunale ha maggiorato - ha spiegato Vignera - l'importo poiché l'uomo, oltre al danno biologico, patisce - si legge nella sentenza - gravi pregiudizi, derivanti dalle ripercussioni negative alla propria vita di relazione; dal disagio e dalla depressione conseguenti la malattia epatica; dalle patite limitazioni nelle cure di altre patologie che l'affliggono; dalla verosimile circostanza che in futuro andrà incontro ad un netto peggioramento delle condizioni di salute: fattore che, certamente, darà luogo ad una ulteriore ed accentuata sofferenza psichica".

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