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«Scarichi inquinanti», indagini a Caltanissetta

Inchiesta della procura sulle condizioni del torrente Niscima e sul malfunzionamento del depuratore Cammarella

CALTANISSETTA. La puzza rende la vita «impossibile» e dalle proteste incessanti dei residenti all'indagine della Procura il passo è breve. L'arrivo della bella stagione viene ormai vissuto come un incubo dai residenti di uno dei più grandi quartieri di Caltanissetta, San Luca, sorto alla periferia sud dell' abitato.

La vicinanza del depuratore consortile «Cammarella», dal quale si sprigionano cattivi odori, li obbliga a tenere chiusi balconi e finestre pur di non respirare quell' aria proveniente da un impianto ormai chiaramente inadeguato alle esigenze di due città (Caltanissetta e San Cataldo) che con vogliano i reflui proprio su «Cammarella».

Ad aggravare la situazione il diffuso inquinamento di un vicino torrente (il Niscima) dove le acque, a seconda i periodi dell' anno, assumono colori diversi da quelli naturali: verdi in autunno, marrone scuro nei restanti mesi dell' anno. Il colore verdastro assunto dal torrente da novembre in poi, sarebbe- come è stato accertato - la diretta conseguenza dell' attività dei numerosi frantoi della zona dove le acque di spremitura delle olive verrebbero smaltite irregolarmente. Nel torrente spesso si forma una schiuma alta due metri che rende il panorama di una vastissima zona a dir poco desolante.

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