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Tentato omicidio a Riesi, resta inchiodato in cella

RIESI. Resta inchiodato in carcere. Lui, accusato di tentato omicidio per una sparatoria in strada, s' è visto chiudere le porte in faccia anche dal «Riesame». Esattamente com' è già accaduto dopo l' udienza di convalida al cospetto del gip Lirio Conti.

Era e rimane in cella il trentasettenne di Riesi, Salvatore Tardanico (assistito dall' avvocatessa Anna Sardella) rinchiuso da una ventina di giorni al «Malaspina» di Caltanissetta per la pesante accusa di tentato omicidio. Questa la contestazione che la procura gli ha mosso con un fermo disposto dal sostituto procuratore Sofia Scapellato poi confermato dal gip.

Provvedimento restrittivo che è scattato nel momento in cui, lo stesso Tardanico, è stato dimesso dopo un mese di degenza in ospedale. Perché egli stesso, dopo l' episodio "incriminato" che gli viene contestato adesso, è stato bersaglio di un fallito attentato. Gli hanno sparato in strada ferendolo gravemente. Tanto da rimanere ricoverato per più settimane al Civico di Palermo. Ma appena dimesso è arrivato l' arresto.

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