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Bullismo sul bus, processo a due studenti di Riesi

RIESI. È per atti di bullismo che due giovanissimi, mentre altri sono rimasti nell'ombra, saranno chiamati sotto accusa. Azioni che si sarebbero consumate, ogni mattina, su un autobus di studenti pendolari. Mezzo di linea che tutti i giorni trasporta studenti da Riesi al capoluogo nisseno. Ed è su questa tratta che si sarebbe consumata la storia che costringerà due ragazzi a comparire, per un nuovo processo, al cospetto del giudice Valentina Balbo.

Sì, perché i due giovani, Salvatore B. e Salvatore C. (assistiti, rispettivamente, dagli avvocati Vincenzo Vitello e Carmelo Terranova) si sono poi ritrovati al centro di due denunce che hanno alimentato altret tante, ma distinte, parentesi giudiziarie. Una è andata avanti, l' altra è ancora da celebrare ed è stata fissata subito dopo la pausa estiva.

Denunce a loro carico che a più riprese sono state presentate da un loro compagno di viaggio, un ragazzo- è un aspetto di colore della vicenda - che poi è stato anche finalista in un concorso letterario a carattere nazionale. E che continuamente, per diverso tempo, sarebbe stato costretto a subire quelle presunte vessazioni.

In relazione a una precedente parentesi giudiziaria, che preso corpo dalla prima segnalazione che poi i carabinieri hanno girato alla procura, i due studenti hanno già subito un paio di procedimenti per differenti contestazioni. Da uno ne sono venuti fuori con un verdetto assolutorio per l' ipotesi di lesioni. Non, però, da un secondo dibattimento istruito per ingiurie. E tanto in primo grado, quanto in appello ne sono usciti con l' affermazione di colpevolezza che è stata tramutata, in entrambi i gradi del giudizio, in una multa di seicento euro. Una ulteriore parentesi processuale, invece, è ancora da celebrare.

Strascichi giudiziari che affondano le radici in storie tra ragazzini che, però, si sarebbero fatte insostenibili per chi, tutti i giorni, le avrebbe subite. Mattina per mattina. In una sorta di calvario. Già per ché il bersaglio di quelle derisioni, e non solo quelle, avrebbe avuto l' abitudine di sedere ai primi posti dell' autobus che conduceva a scuola lui e gli altri compagni di viaggio. Durante il tragitto, sfottò a parte, i due ragazzi ora nella veste d' imputati si sarebbero accaniti contro l' altro compaesano. Che, secondo i contenuti della denuncia, sarebbe stato bersagliato non solo verbalmente e non soltanto dai due ora sotto accusa.

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