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Refurtiva sequestrata a una banda di ladri: code per riconoscere gli oggetti

CALTANISSETTA. Tutti in coda alla polizia stradale per il riconoscimento di preziosi e telefonini sequestrati ad una gang di romeni molti attiva nei furti di auto e in abitazioni. Arrivano dal capoluogo, ma anche da alcuni comuni vicini (Somma tino, Delia e San Cataldo) e da qualche grosso centro dell' agrigentino (Canicattì) dopo aver visto sui giornali le foto della refurtiva sequestrata ad un gruppetto di cittadini dell' est due dei quali si trovano ancora in carcere dopo essere stati arrestati i circostanze rocambolesche.

Negli uffici della Polstrada, guidata dal vicequestore Maria Grazia Milli, ai derubata non è consentito vedere la refurtiva perché ancora sotto sequestro e quindi oggetto di ulteriori indagini; gli agenti della sezione di pg possono limitarsi a mostrare documentazione fotografica del materiale rinvenuto. E pare che oggetti preziosi siano stati riconosciuti dai legittimi proprietari.

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