SAN CATALDO. Ha finalmente preso il via il servizio di mensa nei plessi della scuola dell' infanzia di San Cataldo con novità sia per le operatrici che vi lavoravano da tempo, che per quelle unità lavorative, dieci, che potrebbero presto essere assunte dalla ditta che gestisce il servizio mensa. È stato firmato il contratto da parte delle ventisei operatrici della refezione scolastica, ma addirittura sa rebbero disponibili ulteriori dieci posti che dovrebbero uscire fuori dalla selezione fatta al Comune la scorsa settimana dalla società che gestisce il servizio di mensa scolastica. Una notizia che fa andare su tutte le furie il segretario provinciale della Fisascat Cisl Angelo Gallo, il quale, intende trascinare i vertici del consorzio di cooperative Glicine davanti ai funzionari dell' Ispettorato del Lavoro, perché non hanno ancora pagato alle lavoratrici, lo stipendio di maggio, il Tfr, tredicesima quattordicesima e ferie non godute.
«Durante questi giorni - dice Gallo - porteremo la questione degli emolumenti arretrati delle lavoratrici della mensa davanti ai funzionari dell' Ispettorato del Lavoro, al fine di fare ricevere alle operatrici della mensa quanto è dovuto loro a norma di legge. Per quanto riguarda le nuove assunzioni per i plessi San Giuseppe e Cristo Re, esistevano già delle operatrici a tempo determinato che svolgevano questo compito, bastava riconfermarle la "Glicine" ha preferito effettuare nuove selezioni e il Comune, con il sindaco Modaffari in testa ha prestato il fianco alla "Glicine" affinché le nuove selezioni del personale venissero effettuate in municipio - conclude il sindacalista - una guerra tra poveri che non ha vincitori». G.D.
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