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Extracomunitario travolto e ucciso a Caltanissetta: cadono le accuse a carico di un giovane

CALTANISSETTA. Cadono le accuse a carico di un giovane nisseno che nel buio della notte, un anno e mezzo fa, ha travolto e ucciso un pedone. Sì, perché per i magistrati di Caltanissetta quell'uomo, deceduto dopo un delicato intervento chirurgico, era tutto vestito di nero e si sarebbe confuso nel buio della notte, avrebbe camminato in mezzo alla strada e l'auto avrebbe proceduto regolarmente. Ma il ragazzo - che s'è poi ritrovato indagato per omicidio colposo e non soltanto - che avesse investito qualcuno non lo aveva neanche capito. La botta l'avrebbe sì sentita, ma non si sarebbe reso conto della gravità della situazione. Soltanto quando, dopo un po' dopo, gli hanno fatto notare che la sua auto era ammaccata è tornato indietro, sui suoi passi, trovando una persona riversa sull'asfalto.

Quell'uomo esanime per terra, che poi s'è rivelato essere il pakistano Mohamed Towffeq – ma lo si è scoperto in un secondo momento perché non avrebbe avuto con sé documenti d'identità – dopo un delicato intervento chirurgico è poi morto in ospedale.

Ma il giovane investitore nisseno, il ventenne K. L. (assistito dall'avvocato Cristian Morgana) adesso ha visto volare via le accuse che erano piovute sul suo capo. Sì, perché alle fine il gip ha archiviato l'inchiesta che ha coinvolto lo stesso ventenne che s'era ritrovato sul groppone le ipotesi di omicidio colposo e omissione di soccorso. Quest'ultima contestazione è scattata nell'immediato, quando lui stesso insieme al padre s'è poi presentato in questura per chiarire quanto fosse accaduto. L'ipotesi di omicidio colposo, invece, s'è aggiunta in un secondo momento quando il cuore dell'uomo investito, nonostante tutti i tentativi dei sanitari del “Sant'Elia”, s'è fermato per sempre.

Che sia stato il ragazzo a investire il pakistano è un dato che l'inchiesta avrebbe dato per assodato. Ma poi la vicenda è passata per tutta una serie di valutazioni da parte della magistratura. Erano le quattro e mezzo del mattino del 10 aprile dello scorso anno quando il ventenne, in contrada Bulgarella, ha investito l'uomo. Poi, sempre in auto, è arrivato in città fino al mercato ortofrutticolo all'ingrosso. Lì qualcuno gli fatto notare che la sua auto presentava una vistosa ammaccatura. Ripercorrendo la strada a ritroso si sarebbe accorto di quell'uomo per terra.

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