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Caltanissetta, trentenne derubato da un sito straniero

CALTANISSETTA. I prelievi erano sistematici ma irrilevante era l’entità degli importi. Da un minimo di 89 centesimi ad un massimo di 96 centesimi. In certi frangenti, però, i prelievi si sono fatti più sostenuti senza mai sfondare quota quattro euro.

Fra tutte le frodi informatiche di cui è ricca la cronaca quella denunciata da un ragazzo nisseno sembra povera anche se, come accade in casi del genere, sono sempre i retroscena a destare curiosità e soprattutto le finalità delle somme che venivano prelevate da una «Postapay» destinate ad un sito web straniero. La storia andava avanti, come si è scoperto, dal giugno 2016 ma soltanto a fine anno, casualmente, il titolare dalla lista movimenti si è accorto che qualcosa non andava.

Un sospetto diventato certezza quando ha chiesto l’estratto conto in un ufficio postale dal quale poi sono risultate le anomalie su quella carta di credito. Il titolare, un ragazzo nisseno non ancora trentenne, ha potuto così constatare che qualcuno a sua insaputa forse clonando i numeri della carta aveva iniziato a prelevare i quattrini da sei mesi.

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