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Caltanissetta, un finanziere risarcito per ingiusta detenzione

CALTANISSETTA. «Gioia? No, questa notizia mi ha dato tanta tristezza perché va a riaprire un ferita che non s'è mai chiusa». É la reazione che non t'aspetti di un maresciallo della Finanza salito dagli inferi all'eden. Già, perché lui non era una delle sospette «divise sporche» finite nel mirino della magistratura. A lui, adesso, è stato riconosciuto un risarcimento danni per l’ingiusta detenzione subita. Sì, perché è stato trascinato nella polvere - per essere pienamente riabilitato solo anni dopo - nell'ottobre di 5 anni fa con l'arresto per il blitz «Les jeux sont faits».

Inchiesta che ha interessato poliziotti, finanzieri, un vigile urbano e gestori di locali, incentrata su truffe allo Stato con le slot che sarebbero state truccate. Dossier che nella sua globalità ha interessato ben oltre una cinquantina d’imputati. Ora il maresciallo delle Fiamme gialle Matteo Saracino (assistito dall'avvocato Giuseppe Dacquì), prima arrestato e poi assolto, dovrà essere risarcito.

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