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Gela, tutto pronto per il distretto dei biocarburanti

GELA. Istituito a Gela il tavolo partenariale che dovrà portare alla nascita del "Distretto mediterraneo dei biocarburanti» per uno sviluppo eco-sostenibile. Vi fanno parte il comune di Gela, che ne è capofila, l’università Kore di Enna, l’istituto Euro - Mediterraneo di scienza e tecnologia (iemest), l’associazione nuova Direzione, l’agenzia del Mediterraneo, e l’associazione per la dieta mediterranea (Adimed).

Le strategie del nuovo organismo di promozione economica «partono dalla moderna trasformazione green della raffineria gelese dell’Eni con i suoi bio-diesel, per lanciare la sfida - afferma una nota - di un diverso modello di sviluppo attraverso nuove politiche imprenditoriali, nuove tecnologie e nuovi strumenti di accesso al credito». Si punta alla valorizzazione degli scarti e dei rifiuti provenienti dal settore agroalimentare per produrre non solo idrocarburi biologici, il cui consumo è in crescita, ma anche bio-plastiche da destinare alle serre, in un rapporto integrato non più tra chimica e petrolio ma tra industria e agricoltura.

L’area privilegiata per attrarre investimenti pubblici e privati, italiani e stranieri, è quella dell’ex petrolchimico con i suoi 5 milioni di metri quadrati liberi, serviti dalle utilities necessarie. Il «distretto» fornirà agli imprenditori supporti amministrativi avanzati ma anche competenze tecnologiche e di mercato, attraverso l’introduzione di nuove figure professionali tra le quali l’Innovation Broker e il «Policy Entrepreneur». Si punta a a creare, tramite il Distretto, un cluster sul biofuel capace di stimolare partecipazioni con operatori internazionali e un rapporto paritario con l’Eni perchè metta a disposizione le sue conoscenze più avanzate nel settore delle produzioni biologiche.

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