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Gela, al via la rete di prevenzione dell'usura

GELA. Parte da Gela la rete di «sportelli antiusura e sovra-indebitamento» che la Caritas Italiana, con l’associazione «Libera», di don Ciotti, e alla fondazione «Interesse Uomo», di don Marcello Cozzi, sta realizzando in tutto il territorio nazionale.

Se l’obiettivo delle associazioni antiracket e antiusura è la denuncia di taglieggiatori e usurai, lo sportello inaugurato ieri nella parrocchia Santa Lucia di Gela mira alla prevenzione del fenomeno.

La fondazione nella quale confluiscono i soggetti promotori, garantirà aiuti economici fino a 50 mila euro, a bassissimi interessi (l'1%), che la persona indebitata restituirà con una rateazione sostenibile e concordata, in un percorso lungo il quale sarà accompagnata con un sostegno legale, morale e psicologico, fino all’uscita dalla situazione debitoria.

Un imprenditore di Agrigento è il primo soggetto che sarà aiutato dallo sportello di Gela, di cui è venuto a conoscenza attraverso l’annuncio sul sito internet dell’associazione «Libera». Altri due sportelli apriranno nei prossimi giorni in Basilicata, a Melfi (Potenza), e in Campania, a Benevento.

«L'usura - come ha detto, ieri, il gip del tribunale di Gela, Lirio Conti - purtroppo è in aumento mentre le denunce calano perchè le vittime spesso guardano all’usuraio come al loro salvatore nei momenti in cui le banche chiudono loro i prestiti». E il vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana, ha avvertito che «non sempre gli usurai si accontentano di alti tassi di interesse, a volte chiedono ben altro». «Tempo addietro, a un uomo che aveva bisogno di una ventina di milioni di lire - ha raccontato il prelato - gliene furono offerti 100 milioni in cambio di un favore: un omicidio su commissione». Ma anche se disperato, non accettò.

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