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Nuovi soci per la Nissa, Scalia: «Ma gli impianti sono carenti»

CALTANISSETTA. Sembra essersi arenata la possibilità che una nuova cordata di imprenditori, che da alcune settimane si erano avvicinati per sondare il terreno in casa Nissa, possa interamente rilevare il sodalizio biancoscudato, in attesa di capire le possibilità di un ripescaggio in Eccellenza dopo il caso del contestato spareggio concluso con la retrocessione in Promozione.

Nei giorni scorsi si è tenuto l’ennesimo incontro tra il dirigente della Nissa Alberto Scalia ed alcuni emissari che stanno lavorando sotto traccia per conto di imprenditori locali e non solo interessati alla Nissa. Da questo incontro è uscito fuori che il motivo del repentino passo indietro non sarebbe riconducibile a problemi di natura economica (debiti maturati o altro), né al settore giovanile, che porterebbe enormi benefici nelle casse della società. Ma il brusco passo indietro sarebbe legato alle condizioni strutturali degli impianti sportivi, che non consentirebbero alla nuova cordata, di rilanciare il calcio nisseno.

I nuovi imprenditori avrebbero posto in essere, al dirigente della Nissa Alberto Scalia, il fatto che non ci sarebbero campi di gioco idonei a gestire al meglio sia la prima squadra che in particolare il settore giovanile.

Il fatto di avere strutture fatiscenti come il «Palmintelli» o in coabitazione con altre società il «Tomaselli», non consentirebbe il normale svolgimento delle attività mirate alla crescita del settore giovanile e in modo particolare di potere effettuare ingenti investimenti economici per la prima squadra.

Da qui la decisione, confermata dallo stesso Scalia, di non rilevare almeno per il momento la società. Il dirigente biancoscudato ha confermato l’avvenuto incontro ed il suo esito, sottolineando che da parte dell’attuale dirigenza c’è «massima apertura verso coloro i quali volessero acquistare la Nissa, ma allo stesso tempo c’è grande impegno per tentare di portare avanti gli impegni presi».

Alberto Scalia ha infine ribadito che, quanto prima, si riunirà il direttivo per fare il punto della situazione e per capire cosa fare per il futuro.

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