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La Nissa rifiuta l'aiuto del Comune, il club rischia la radiazione

CALTANISSETTA. I dirigenti della Nissa rifiutano l’offerta dell’amministrazione comunale che aveva deciso di concedere alla Nissa lo stadio Palmintelli in maniera totalmente gratuita più un piccolo contributo una tantum, ma in cambio i giocatori avrebbero dovuto portare sulla maglia la scritta «Città di Caltanissetta». Un’offerta irrisoria, secondo il dirigente biancoscudato Alberto Scalia, che avrebbe voluto la gestione dello stadio e dei contributi maggiori per affrontare con serenità il prossimo campionato.

«Ringraziamo il sindaco Giovanni Ruvolo e l’assessore allo Sport Carlo Campione che si sono impegnati per aiutarci – spiega Scalia – ma quello che offrono è poco affinché la Nissa possa tornare ad essere competitiva. Noi avremmo voluto le gestione dello stadio, visto che negli anni scorsi a nostre spese abbiamo sistemato il fondo di gioco, messo in sicurezza la gradinata e ripristinato i bagni senza chiedere un euro a nessuno.».

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