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Netturbini senza stipendio occupano il comune a Gela

GELA. Si sono vissuti momenti di tensione ieri mattina al municipio di Gela, per la protesta inscenata da un centinaio di operai della Tekra, l’azienda che si occupa dello smaltimento e della raccolta dei rifiuti. Gli operai, hanno assediato in maniera pacifica il Comune. Quattro di loro, esasperati, hanno minacciato di buttarsi nel vuoto. Per ore si sono barricati su un cornicione del Comune. Il sindaco Domenico Messinese, dopo averli convinti a rientrare, è stato colto da un malore e trasferito d’urgenza all’ospedale “Vittorio Emanuele” dove è stato ricoverato per accertamenti.

Quella trascorsa ieri mattina al Palazzo di Città, è stata una vera e propria giornata di fuoco. Gli operai, buona parte dei quali avevano già concluso il loro turno di lavoro, si sono recati al Comune per reclamare il regolare pagamento degli stipendi. “Siamo stanchi dei continui ritardi - hanno gridato - e non riusciamo ad andare avanti in questa maniera. I mesi passano e i soldi arrivano in ritardo oppure per tapparci la bocca ci danno solo qualche acconto. Eppure, dopo che avevamo minacciato una serie di azioni di lotta, compresa una giornata di sciopero, l’azienda, nel corso di un incontro in Prefettura, aveva assunto l’impegno che avrebbe erogato gli stipendi con regolarità”.

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