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Rischiava di annegare in piscina a San Cataldo, madre esce dal coma dopo 3 giorni

SAN CATALDO. È stata dichiarata fuori pericolo, dopo tre giorni in coma, la ragazza sancataldese finita in ospedale per i sintomi dell’annegamento mentre si trovava in una piscina assieme al figlioletto. Le sue condizioni sono migliorate rapidamente tant’è che il primario del reparto di rianimazione Giancarlo Foresta, dopo averla scollegata dal respiratore automatico, ha disposto il suo trasferimento in un altro reparto dell’ospedale nisseno.

Dai familiari della ragazza intanto sono arrivati i «ringraziamenti al proprietario e al personale della piscina per la professionalità e la tempestività mostrate nelle concitate fasi dei primi soccorsi». Mercoledì pomeriggio la ventitreenne stava trascorrendo un pomeriggio di relax nella piscina di un complesso alla periferia di San Cataldo. In quel momento la struttura era gremita di bagnanti a caccia di refrigerio per sfuggire alla calura africana. Secondo testimonianze stava insegnando al figlioletto come nuotare quando ad un tratto il piccolo l’ha tirata, trascinandola a fondo piscina. È rimasta sott’acqua pochissimi secondi quanto basta secondo i medici per ingerire un notevole quantitativo d’acqua.

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