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Accusato di stupro ed estorsione a Caltanissetta, per il giudice deve rimanere in cella

CALTANISSETTA. Lui, ritenuto «marito violento», ma anche stupratore, estorsore e rapinatore ai danni della stessa donna, resta inchiodato in carcere. Era e rimane rinchiuso al «Malaspina». Così ha deciso il Riesame che ha rigettato l’istanza con cui l’accusato ha chiesto l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare che da oltre una ventina di giorni lo blocca nella casa circondariale di via Messina.

Rimane dietro le sbarre il diciannovenne Ionut Daniel Alecu (difeso dall’avvocato Sinuhe Curcuraci), di nazionalità romena, che avrebbe pure picchiato e violentato la sua ex compagna che vive nel capoluogo nisseno. Il romeno è dietro le sbarre dalle primissime ore della mattina del 28 luglio scorso per un provvedimento cautelare disposto dal gip Marcello Testaquatra.

Sul giovane pendono le pesanti contestazioni di violenza sessuale, tentata estorsione rapina e maltrattamenti in famiglia. E in più la procura nissena gli ha contestato le aggravanti di avere agito ai danni della donna alla quale è stato legato da una relazione sentimentale e che si trovava in stato di gravidanza, inoltre, di avere agito per di più in stato di ubriachezza abituale e in presenza di minorenni. Quest’ultimo aspetto è riferito al bimbo di due anni e mezzo del quale è madre la ragazza che avrebbe subito il brutale trattamento.

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