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Coltellate a San Cataldo, padre resta in cella e il figlio va ai domiciliari

CALTANISSETTA. «Loro erano armati non noi… noi ci siamo solo difesi». Padre e figlio di San Cataldo, arrestati giovedì scorso dai carabinieri perché accusati di avere accoltellato due fratelli, uno dei quali minorenni, si sono difesi a muso duro. Respingendo quelle contestazioni che li hanno trascinati in carcere per lesioni personali gravissime.

Emilio e Vincenzo Intilla, di 63 e 22 anni (assistiti dall’avvocato Torquato Tasso) sono comparsi ieri mattina al cospetto del gip Marcello Testaquatra per l’udienza di convalida. E hanno negato, con un coro univoco, le accuse mosse nei loro confronti dai carabinieri e dal sostituto Claudia Pasciuti che ne ha chiesto la custodia cautelare in carcere. E alla fine il gip ha concesso i domiciliari al figlio, mentre il genitore resta rinchiuso al «Malaspina».

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